Previsione del prezzo di Pi Coin ottobre 2025: da $0,20 a $2 o $0,02 — Quale sarà la prossima direzione?

Il token nativo di Pi Network, PI, è diventato uno degli sviluppi più curiosi nel mondo delle criptovalute di quest'anno. Dopo oltre sei anni di rilascio sperimentale e un modello di distribuzione insolitamente dal basso verso l’alto, il progetto è passato a un Open Mainnet all’inizio del 2025—una mossa che ha mandato brevemente il prezzo di mercato vicino ai $3. Quello slancio si è dimostrato insostenibile. A ottobre, PI è tornato a oscillare tra $0,20 e $0,30, cancellando oltre il 90% del suo valore dal picco primaverile. In questo articolo, esaminiamo quali sono le forze che muovono il prezzo, cosa potrebbe accadere in futuro e dove Pi potrebbe realisticamente posizionarsi entro la fine del 2025.

Il viaggio volatile di Pi Coin attraverso il 2025

Prezzo di Pi Network (PI)

Fonte: CoinMarketCap

Dopo il breve slancio post-mainnet di febbraio 2025, il prezzo di Pi ha subito una rapida e irregolare discesa. Il token, che aveva sfiorato i $3, ora viene scambiato in un intervallo molto più contenuto tra $0,20 e $0,30. Gli analisti tecnici hanno osservato che questa fascia di prezzo funge da area di supporto e resistenza, dove i $0,20 agiscono da livello psicologico minimo e $0,28–$0,30 rappresentano punti di rifiuto ricorrenti. A metà ottobre, il prezzo è persino sceso a un minimo locale di circa $0,16, evidenziando la vulnerabilità del token a pressioni di vendita improvvise. La volatilità è rimasta elevata, con movimenti intraday del 20–30% che non sono rari, soprattutto durante i periodi di sblocco dei token o picchi speculativi.

Il volume degli scambi ha seguito uno schema altrettanto irregolare. L’attività è cresciuta bruscamente a giugno durante una fase di presa di profitto, per poi calare quando i prezzi si sono stabilizzati nella fascia attuale. Questo assottigliamento del volume ha reso il token più suscettibile a manipolazioni di prezzo o movimenti improvvisi. Nonostante l’apparente calma, Pi non mostra una forte direzione. L’incapacità di superare le resistenze o sostenere rally prolungati suggerisce che, per ora, il mercato resta poco convinto—o almeno indeciso—sulla traiettoria a breve termine di Pi.

Pi Network in azione: cosa è stato costruito finora

Dalla partenza del suo Open Mainnet a febbraio 2025, Pi Network ha spostato il focus sulla crescita dell’ecosistema, il supporto agli sviluppatori e la reale utilità. Mentre la speculazione sui prezzi ha attirato molta attenzione pubblica, il core team del progetto ha lavorato silenziosamente al potenziamento dell’infrastruttura, tentando di trasformare una vasta base utenti in gran parte passiva in un’economia attiva. I progressi sono visibili su diversi fronti—dallo sviluppo di app e onboarding degli utenti ai primi segnali di partnership esterne. Tuttavia, molte delle funzionalità della piattaforma sono ancora alle fasi iniziali o sperimentali, e rimane un divario tra visione e adozione.

Gli sviluppi chiave a ottobre 2025 includono:

• Strumenti per sviluppatori & aggiornamenti della piattaforma di app: Il Pi Core Team ha rilasciato aggiornamenti alla sua piattaforma di app, consentendo uno sviluppo e deploy più agevole di dApp basate su Pi. Diversi progetti sono stati presentati durante recenti hackathon.

• KYC più veloce e migrazione al Mainnet: Un nuovo processo KYC lanciato a settembre punta ad accelerare la transizione dei bilanci degli utenti verso l’offerta Mainnet in circolazione—cruciale per far crescere la liquidità.

• Hackathon ed eventi ecosistemici: Pi ha ospitato diversi hackathon globali quest'anno, per favorire la nascita di una comunità di sviluppatori e stimolare la creazione di app nell’ecosistema.

• Integrazione Banxa: In una mossa significativa, il provider di pagamenti fiat Banxa ha integrato Pi, acquistando secondo quanto riferito milioni di token per prepararsi al supporto di on-ramp—un segnale precoce di interesse esterno.

Il progetto sembra procedere con pazienza, ma per ora la trazione dell’ecosistema è ancora in formazione piuttosto che sbocciata pienamente.

Quanta pressione di vendita può reggere Pi Coin?

Tra le forze più critiche che modellano l’andamento di prezzo di Pi nel 2025 vi è la struttura della sua offerta di token. Sebbene Pi Coin abbia un’offerta massima fissata a 100 miliardi di token, l’impatto reale sul mercato dipende dalla rapidità con cui questi token diventano scambiabili. Per anni, gran parte dell’offerta è rimasta bloccata—legata agli account utenti in attesa di verifica d’identità. Ma ora è cambiato. Da metà 2025, Pi ha iniziato a sbloccare token su ampia scala e, con ciò, la pressione di vendita è cresciuta.

• Solo il 4 luglio, oltre 19 milioni di PI sono stati rilasciati in circolazione. Nel mese seguente, più di 300 milioni di token aggiuntivi sono diventati scambiabili—più che raddoppiando l’offerta attiva in 30 giorni.

• Entro la fine dell’anno, gli analisti stimano che oltre 1,2 miliardi di PI potrebbero entrare sul mercato, aumentando notevolmente la liquidità disponibile ma anche il rischio di eccesso d’offerta.

• La concentrazione dei token è un'altra preoccupazione. Circa il 96% dei PI in circolazione è detenuto dai 100 wallet principali—perlopiù primi miner o addetti ai lavori. Un cambiamento di comportamento anche solo di pochi di questi holder potrebbe avere un significativo impatto sul prezzo.

• La rete offre incentivi volontari di lock-up, incoraggiando gli utenti a tenere i token fuori dal mercato. Tuttavia, i tassi di partecipazione variano e molti utenti sembrano più inclini a vendere che a fare staking.

• A complicare la questione c’è la mancanza di una liquidità profonda. In assenza di un ampio supporto da parte degli exchange, anche vendite moderate possono far scendere il prezzo molto rapidamente.

La domanda, quindi, non è semplicemente quanti Pi verranno sbloccati, ma quanto di essi verrà venduto—e quanto velocemente. Con ogni nuova ondata di offerta, il mercato deve assorbire più token senza ancora evidenze sufficienti di una domanda in crescita. Questa dinamica potrebbe continuare a pesare sul prezzo a meno che la tendenza non si inverta.

Dall’hype all’esitazione: la fiducia del mercato in Pi Coin

Pi Coin è entrato nel 2025 con un notevole slancio. Il tanto atteso lancio del Mainnet ha suscitato entusiasmo tra la sua vasta base di utenti, molti dei quali avevano minato il token per anni senza possibilità di scambiarlo o trasferirlo. Tale entusiasmo iniziale era visibile nei forum, nei social media e nei gruppi di trading. Ma con il passare dei mesi e il calo del prezzo, il sentiment ha iniziato ad affievolirsi. A ottobre, il tono era decisamente più sottotono. I partecipanti retail, un tempo vocali e ottimisti, sono ora in gran parte prudenti—molti scelgono di vendere presto piuttosto che attendere una ripresa futura. Il dibattito comunitario si è rarefatto e la presenza di Pi sulla scena crypto più ampia si è affievolita.

Tuttavia, la calma apparente non racconta tutta la storia. L’attività on-chain suggerisce che, mentre i piccoli holder stanno uscendo, diversi grandi wallet—alcuni con centinaia di milioni di token—stanno accumulando. Questi indirizzi sono stati osservati mentre trasferivano fondi fuori dagli exchange, il che potrebbe indicare un’intenzione di lungo periodo più che una speculazione a breve. Ciononostante, questo livello di concentrazione comporta propri rischi. Con una liquidità ancora scarsa e una partecipazione istituzionale quasi assente, una rapida inversione nell’operatività dei “whale” potrebbe innescare movimenti di prezzo sproporzionati. Per ora, Pi Coin si trova in uno spazio incerto: sostenuto da utenti fedeli e acquirenti silenziosi, ma privo della fiducia più ampia che di solito ancora un asset in maturazione.

Previsione del prezzo di Pi Coin per ottobre 2025: riuscirà a mantenere il supporto o supererà le resistenze?

L’attività grafica recente di Pi Coin suggerisce un mercato combattuto tra incertezza e una silenziosa fase di consolidamento. Il prezzo è rimasto sopra i $0,20 per diverse settimane, con il supporto che regge ma senza slancio. Gli indicatori tecnici mostrano segni prudenti di stabilizzazione: il Relative Strength Index (RSI) è uscito dalla zona di ipervenduto e la linea MACD ha incrociato quella di segnale su alcune timeframe—suggerendo un possibile cambio di trend, anche se contenuto. Tuttavia, il volume resta basso e le resistenze nella fascia $0,23-$0,25 non sono ancora state rotture in modo convincente.

Con fondamentali ancora in evoluzione e un sentiment cauto, tre scenari principali si delineano mentre si avvicina ottobre:

• Scenario ribassista: Ulteriori sblocchi di token, domanda flebile e assenza di catalizzatori potrebbero spingere Pi sotto i $0,20. In tal caso, una discesa verso $0,15 o anche più in basso resta plausibile—specialmente se i grandi detentori decidessero di liquidare le posizioni in presenza di liquidità sottile.

• Scenario neutro: Se domanda e offerta trovano un equilibrio temporaneo, Pi potrebbe continuare ad oscillare tra $0,20 e $0,30 per tutto il mese. Un movimento laterale rifletterebbe l’attesa di segnali più forti o sviluppi esterni importanti.

• Scenario rialzista: Un breakout sopra la resistenza—trainato da listing su exchange, trazione nell’ecosistema o un interesse speculativo maggiore—potrebbe aprire spazi per una ripresa. In tal caso, Pi potrebbe puntare ai livelli di $0,40 o $0,60, con alcune previsioni ottimistiche che prevedono anche $1,00 o più sul lungo termine.

Per ora, il destino di Pi Coin resta sensibile sia ai progressi interni che alla percezione esterna. Finché la liquidità non si rafforza o l’utilizzo non cresce in maniera significativa, il prezzo rimarrà probabilmente influenzato molto dalla psicologia e dal posizionamento quanto dai fondamentali sottostanti.

Conclusione

La storia di Pi Coin è ancora aperta. Dopo anni di attesa, il suo tanto atteso debutto sul mercato aperto ha introdotto sia opportunità che incertezze. Il rally iniziale è stato rapido, ma la correzione altrettanto severa—guidata da forti sblocchi di token, liquidità modesta e un mercato che deve ancora capire come valutare una valuta nata dal mobile mining e dal consenso sociale. Lo sviluppo è in corso: l’infrastruttura cresce, si costruiscono strumenti e iniziano ad affacciarsi le prime partnership. Tuttavia la trazione è disomogenea e l’utilizzo reale è ancora alle prime fasi.

Con l’avanzare di ottobre, la direzione di Pi dipenderà da quanto velocemente saprà tradurre il potenziale in partecipazione effettiva. Che si tratti di una domanda più forte, listini su exchange, o segnali chiari di adozione, il mercato osserva—con cautela. Fino ad allora, Pi Coin si trova a un bivio, con la sua prossima mossa determinata tanto dalla fiducia quanto dal codice.

Disclaimer: Le opinioni espresse in questo articolo sono solo a scopo informativo. Questo articolo non costituisce un’approvazione di nessuno dei prodotti e servizi menzionati, né rappresenta consigli di investimento, finanziari o di trading. Si raccomanda di consultare professionisti qualificati prima di prendere decisioni finanziarie.