Ethereum Foundation mira a far sembrare i Layer 2 come una sola chain con un framework di interoperabilità

Venerdì, la Ethereum Foundation ha delineato una roadmap multi-traccia per far sì che Ethereum sembri "di nuovo una sola chain", pubblicando un aggiornamento del protocollo che dà priorità a conferme più rapide, interazioni cross-chain minimizzate nella fiducia e nuovi strumenti di UX e privacy sulla seconda blockchain più grande del settore crypto.

Il piano introduce una serie di tre flussi di lavoro denominati “Initialisation”, “Acceleration” e “Finalisation”. Vengono inoltre condivisi deliverable e date obiettivo che si estendono fino al 2026, secondo il post ufficiale sul blog.

Nell’ambito del flusso Initialisation, gli ingegneri della EF e i team dell’ecosistema stanno lanciando un Open Intents Framework che consente agli utenti di esprimere gli esiti desiderati. Inoltre, gli sviluppatori hanno proposto un Ethereum Interoperability Layer volto a facilitare transazioni senza fiducia tra le reti Layer 2, insieme a una serie di standard progettati per ridurre gli attriti. 

"L’Ethereum Interoperability Layer (EIL) si concentra sul far sì che Ethereum sembri di nuovo una sola chain, senza compromettere i valori CROPS (censura-resistenza, open-source, privacy e sicurezza)", hanno scritto gli sviluppatori.  I contratti di produzione per l’intents framework sono già attivi, con audit e un reference solver previsti entro il Q4 2025.  Un documento pubblico di design per l’Interoperability Layer è programmato per ottobre.

Acceleration, il secondo flusso, punta alla latenza. Una regola di conferma rapida su L1—che fornisce conferme solide in circa 15–30 secondi—verrà specificata e implementata su tutti i client di consenso, con ampia disponibilità prevista per il Q1 2026.

Lavori paralleli esplorano il dimezzamento dei tempi di slot da 12 a 6 secondi per ridurre i periodi di inclusione e finalità. Sono inoltre previsti piani per supportare optimistic rollup che adottano proving in tempo reale basato su ZK o un meccanismo di settlement sicuro “2-of-3” più veloce per ridurre i ritardi nei prelievi.

Il flusso Finalisation spinge verso la ricerca e lo sviluppo di proving in tempo reale, o snarkification, per il settlement cross-chain e una finalità Layer 1 sostanzialmente più rapida.  Snarkifying o snarkification si riferisce all’utilizzo di zero-knowledge proofs, in particolare ZK-SNARKS, per migliorare l’ambiente della Ethereum Virtual Machine (EVM).

Secondo l’aggiornamento del blog del 29 agosto, gli sviluppatori stanno esplorando opzioni come modifiche alla beacon chain, design di finalità a tre slot e protocolli di consenso alternativi che riducono la finalità a pochi secondi se dimostrati sicuri e decentralizzati.

L’ultimo aggiornamento del protocollo collega l’agenda UX a due iniziative EF in corso volte a far progredire il piano del computer globale di Ethereum. In primo luogo, la Fase 2 del programma “Trillion Dollar Security”, che si concentra su firme più sicure, gestione delle chiavi e standard per i wallet.

Si collega anche a “Kohaku”, un progetto di wallet per la privacy co-guidato dal co-creatore di Ethereum Vitalik Buterin e dal coordinatore EF Nicolas Consigny. L’obiettivo è rilasciare un SDK e un’estensione browser avanzata con indirizzi, saldi e invii privati supportati da un light client.

In altre notizie correlate, l’attività onchain su Ethereum è aumentata mentre gli sviluppatori lavorano per migliorare il motore della blockchain. The Block ha riportato che il volume mensile onchain ha superato i 320 billions di dollari, un massimo di quattro anni e il terzo livello più alto di sempre.