Bitcoin: Fine della causa contro Strategy e il suo co-fondatore Michael Saylor

I sogni cripto-evangelici di Michael Saylor non hanno reso tutti felici. La sua strategia di massiccio accumulo di bitcoin, portata avanti come una bandiera contro la finanza tradizionale, ha suscitato fascino... e rabbia. Questo cocktail ideologico si è manifestato in una class action contro Strategy Inc., accusata di manipolazioni contabili e dichiarazioni fuorvianti. Il verdetto? Il sipario è calato sul processo senza che i principali protagonisti salissero sul banco dei testimoni. Ma dietro le quinte, le tensioni restano palpabili.

Strategy e la causa crypto che svanisce senza rumore

Il caso ha fatto molto rumore. Eppure di recente, gli investitori hanno deciso di abbandonare la loro causa contro Strategy Inc., il nuovo nome di MicroStrategy. La procedura prendeva di mira Michael Saylor e i suoi due luogotenenti, Phong Le e Andrew Kang, per aver sovrastimato la redditività del modello bitcoin adottato all’inizio del 2025, per mancanza di trasparenza. 

L’angolo d’attacco? Lo standard contabile ASU 2023-08, che richiede alle aziende di valutare i loro asset crypto al fair value, includendo guadagni e perdite.

I querelanti hanno affermato che Strategy ha nascosto gli effetti negativi di questo standard sui suoi risultati. Con loro sorpresa, l’azienda ha annunciato perdite per 4,22 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2025, mentre il prezzo del bitcoin era esploso. Abbastanza per scatenare la rivolta.

Ma senza spiegazioni, il caso è stato archiviato, impedendo qualsiasi ripresa della denuncia. Il mistero rimane: nessun accordo è stato finalizzato. Un silenzio inquietante mentre la comunità crypto, desiderosa di trasparenza, resta in attesa di spiegazioni.

Quando il bitcoin diventa uno spettacolo: strategia o illusione?

Il sogno bitcoin è stato accompagnato da una teatralità ben orchestrata. L’azienda non si limita a comprare BTC; mette in scena. Tra acquisti massicci, 3.081 BTC a 115.829 dollari ciascuno di recente, e dichiarazioni ambiziose, Strategy si presenta come un’azienda il cui valore si fonde con quello del bitcoin.

Ma questa narrazione lascia perplessi. Gli analisti hanno denunciato la presentazione “troppo lusinghiera” dei risultati, basata su cifre teoriche piuttosto che su vendite reali. L’audace paragone tra il P/E di Strategy e quello di Apple o Nvidia è stato definito “100% fraudolento” da un consulente finanziario.

Con lo standard del fair value, ogni rimbalzo del bitcoin abbellisce il bilancio. Al contrario, ogni calo scava un buco. Il pubblico vede un bilancio gonfiato, senza sempre capire che questi guadagni non sono incassati. Nell’industria crypto, questa teatralità provoca riflessione: cercando troppo di brillare, non si rischia forse di abbagliare... e poi deludere?

Michael Saylor: guru del BTC o Grande Fratello delle crypto?

Michael Saylor non è più solo CEO. È diventato una figura quasi profetica del massimalismo bitcoin. La sua strategia? Detenere sempre più BTC. Risultato: Strategy ora dichiara 632.457 BTC in portafoglio, valutati quasi 70 miliardi di dollari, per un costo medio di 73.527 dollari per unità.

Ma questo accumulo ossessivo suscita tanta ammirazione quanto preoccupazione. Dietro questa ricerca assoluta, alcuni denunciano un potere tentacolare, quasi orwelliano, all’interno dell’universo crypto.

Alcune cifre che dicono molto 

• +150%: evoluzione del prezzo delle azioni MSTR in un anno;
• 23,5 miliardi $: guadagno non realizzato sui bitcoin detenuti;
• 309,9 milioni $: raccolti tramite la vendita di azioni MSTR dal 18 al 24 agosto 2025;
• 3 classi di azioni privilegiate emesse di recente;
• 4,22 miliardi $: perdite nette Q1 2025 nonostante il bull run crypto.

La comunità crypto osserva. Alcuni gridano al genio, altri al pericolo. L’uomo che afferma di voler liberare le aziende dal giogo delle valute fiat oggi concentra un tesoro superiore a quello di alcuni stati.

La causa potrebbe essere chiusa, ma Michael Saylor non intende fermarsi qui. La sua ambizione è chiara: aprire una banca bitcoin valutata un trilione di dollari. Un progetto folle per alcuni, visionario per altri. E nell’universo crypto, pochi osano ignorarlo.