La strategia memecoin di James Wynn cambia mentre gli insider di YEPE vendono
Le analisi on-chain indicano che gli insider hanno iniziato a vendere YEPE, la memecoin promossa dal noto trader James Wynn.
- YEPE, memecoin legata a James Wynn, è scesa del 25% dopo che gli insider hanno iniziato a vendere
- Al lancio, gli insider probabilmente controllavano oltre il 60% del token, secondo i dati on-chain
- Finora, gli insider hanno realizzato profitti per 1,4 milioni di dollari e detengono ancora oltre il 50% dell’offerta
La stagione delle memecoin, soprattutto su BNB, sembra essere tornata. Tuttavia, con essa, si assiste anche a un’esplosione di progetti discutibili. Giovedì 9 ottobre, Yellow Pepe, conosciuta anche come YEPE e collegata a James Wynn, ha subito una correzione significativa dopo che alcuni presunti insider hanno iniziato a vendere.
La memecoin basata su BNB (BNB) è scesa del 25%, passando dallo 0,4% allo 0,3%, dopo aver guadagnato oltre il 400% in pochi giorni dal suo lancio. Probabilmente il principale motore del suo rally è stato il supporto di un trader di alto profilo, James Wynn, noto per le sue operazioni ad altissima leva, che hanno portato sia a enormi guadagni che a grandi perdite.

In un post su X, Wynn ha condiviso l’indirizzo del token, affermando che “YEPE sta volando” e che “il mercato ha parlato”. Come prevedibile, ciò ha portato i suoi follower a investire in questa nuova memecoin.
Il token YEPE mostra segnali d’allarme fin dal lancio
Tuttavia, il token ha mostrato segnali d’allarme fin dal suo lancio. La piattaforma di analisi blockchain Bubble Maps ha rivelato il 5 ottobre, giorno del lancio, che gli insider detenevano il 60% di YEPE. Una concentrazione così elevata è solitamente un segnale d’allarme e può portare a una forte pressione sul prezzo quando gli insider iniziano a vendere.

Come prevedibile, è esattamente ciò che è accaduto. L’8 ottobre, gli insider hanno iniziato a scaricare le loro posizioni in YEPE, realizzando profitti per 1,4 milioni di dollari già il giorno successivo. Inoltre, nonostante questa ondata di vendite, gli insider detengono ancora oltre il 50% dell’offerta del token, secondo Bubble Maps.
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