La forza di Pi Network cresce prima dello sblocco dei token: ecco perché gli analisti sono ottimisti

• Pi Coin scende del 4% nelle ultime 24 ore tra l’aumento delle riserve sugli exchange e i prossimi sblocchi di token.
• Nel frattempo, aggiornamenti imminenti, recenti partnership e una solida prospettiva tecnica suggeriscono che il prezzo potrebbe invertire la tendenza in modo rialzista. 

Gli investitori di Pi Coin si trovano attualmente a un bivio, dove un catalizzatore ribassista incontra un fattore scatenante rialzista. Secondo i dati di PiScan, circa 4,85 milioni di token vengono sbloccati ogni giorno. Questo significa che 145 milioni saranno immessi in circolazione in 30 giorni.

Secondo i report, inoltre, 173 milioni di token potrebbero essere rilasciati a dicembre, rappresentando la maggiore ondata di offerta fino al 2027. Lo sblocco dei token ha da tempo influenzato la performance complessiva dell’asset. Purtroppo, questo non si fermerà presto, dato che 1,4 miliardi di token sono programmati per essere rilasciati nel prossimo anno, come menzionato nelle nostre precedenti notizie.

Oltre a questo catalizzatore ribassista, si riporta che gli exchange detengano una quantità record di 426 milioni di Pi, aumentando la possibilità di pressione di vendita nel breve termine. Già ora, il programma di sblocco sta portando a un eccesso di offerta, aumentando la pressione di vendita e attenuando il momentum, come discusso in precedenza.

Il prezzo di Pi e possibili fattori rialzisti

Secondo i nostri dati, il prezzo di Pi sta già reagendo a queste notizie, scendendo del 4% nelle ultime 24 ore e dell’1.1% negli ultimi sette giorni, attestandosi a $0,21. Tuttavia, l’interesse degli investitori rimane elevato poiché il volume di scambi giornaliero è aumentato del 37,8% fino a $28,5 milioni.

Gli analisti hanno anche osservato che la pressione ribassista sull’asset potrebbe essere annullata da tre eventi chiave, tra cui un importante aggiornamento del protocollo. Uno di questi è il costante progresso dei test del Protocol 23. Odaily ha riportato a settembre che il team prevede di passare dalla versione 22 alla versione 23 del protocollo come parte dello sforzo generale per rendere la rete più veloce e affidabile.

Un analista noto come Dr. Altcoin ha inoltre osservato che il quarto trimestre del 2025 (Q4 2025) e il primo trimestre del 2026 (Q1 2026) potrebbero assistere a un’integrazione del mainnet che potrebbe stabilizzare la rete e migliorare la fiducia.

Recentemente, il team ha anche rilasciato l’aggiornamento Pi Node versione 0.5.4 per monitorare le porte aperte e garantire che il calcolo delle ricompense dei nodi sia significativamente migliorato nella configurazione della modalità attiva. Secondo i report, ciò potrebbe migliorare la partecipazione nel medio termine.

Un altro modo in cui il catalizzatore ribassista di Pi Coin potrebbe essere annullato è attraverso partnership attive. Recentemente, Pi Network ha stretto una partnership con OpenMind per garantire l’integrazione di applicazioni pratiche basate su AI. Secondo i report, c’è la possibilità che Pi Coin possa registrare alcuni guadagni poiché il nodo ottiene un reddito aggiuntivo. Come evidenziato nella nostra precedente discussione, Pi Network dovrebbe unirsi a Ripple e Stellar Lumen nell’allineamento ISO 20022 entro il 22 novembre.

L’ultimo evento che potrebbe spingere un aumento del prezzo è la fascia di accumulazione formata dall’asset. Secondo gli analisti, il ritorno degli acquirenti vicino al limite inferiore ha costretto l’asset a stabilizzarsi in quest’area. In particolare, il prossimo tentativo di breakout potrebbe essere determinato dalla capacità dell’asset di mantenersi decisamente sopra i $0,21 e riconquistare il livello di $0,2598. Una volta fatto ciò, Pi potrebbe raggiungere $0,3.