Correzione brutale colpisce i settori speculativi delle criptovalute

Il mercato delle criptovalute sta attraversando un periodo instabile, segnato da un forte calo degli asset più speculativi. In 24 ore, le memecoin hanno perso oltre 5 miliardi di dollari, portando la loro capitalizzazione ai minimi annuali. Anche gli NFT seguono la stessa traiettoria, raggiungendo il livello più basso da aprile. Questo crollo fa parte di un più ampio movimento di “flight-to-safety”, con gli investitori che abbandonano in massa gli asset ad alto rischio.

Un crollo lampo delle memecoin

Mentre molti analisti vedono queste crypto come una bolla redditizia per le piattaforme, le memecoin hanno raggiunto il loro livello più basso dell'anno questo venerdì 21 novembre, con una capitalizzazione totale scesa a 39,4 miliardi di dollari.

Questo dato segna un calo del 66,2% rispetto al picco di 116,7 miliardi di dollari registrato il 5 gennaio. In sole 24 ore, oltre 5 miliardi di dollari sono stati cancellati dal mercato, nonostante un notevole aumento del 40% nei volumi di scambio.

Questa dinamica si inserisce in un contesto di correzione generale. Così, la capitalizzazione complessiva del mercato crypto è passata da 3.770 miliardi di dollari all'inizio di novembre a 2.960 miliardi il 21 novembre, una perdita di 800 miliardi di dollari in tre settimane.

Le prime dieci memecoin sono state tutte colpite, senza eccezioni, mostrando perdite sia a breve che a medio termine. Attualmente, nessuna riesce a rimanere in verde, tutti gli indicatori puntano verso il basso. Ecco gli elementi chiave:

• Dogecoin (DOGE) scende del 14,10% in sette giorni;
• Shiba Inu (SHIB), Pepe (PEPE), Bonk (BONK) e Floki (FLOKI) subiscono perdite fino al 20%;
• La memecoin TRUMP, legata a Donald Trump, registra il calo minore nella top 10, a –11,65%;
• SPX6900 perde il 14,26% nello stesso periodo.

Questo calo generalizzato è comunque accompagnato da una crescente attività, con un'esplosione dei volumi di scambio, possibile segnale di un massiccio disimpegno degli investitori.

Tutti questi elementi testimoniano un netto disinteresse per gli asset speculativi, in un contesto di volatilità crescente del mercato crypto. La gravità e la rapidità di questa correzione segnalano un clima di avversione al rischio rafforzato, destinato probabilmente a ridefinire le priorità degli investitori nelle prossime settimane.

La fine di un ciclo di euforia per gli NFT?

Accanto al crollo delle memecoin, anche il mercato degli NFT sta attraversando un periodo di forte contrazione. La capitalizzazione dei token non fungibili è scesa a 2,78 miliardi di dollari il 21 novembre, rispetto ai 4,9 miliardi di trenta giorni prima.

Questa è la valutazione più bassa registrata da aprile scorso. Questo calo del 43% in un mese conferma un crescente disinteresse degli investitori per le crypto da collezione, il cui ciclo speculativo sembra rallentare.

La maggior parte delle principali collezioni è stata colpita. Gli Hypurr NFT di Hyperliquid mostrano un calo spettacolare del 41,1% in 30 giorni. Moonbirds scende del 32,7%, CryptoPunks del 27,1%, mentre Pudgy Penguins perde il 26,6% del suo valore.

Spiccano però due eccezioni: Infinex Patrons cresce dell'11,3% nell'ultimo mese, mentre Autoglyphs limita i danni con un lieve calo dell'1,9%. Queste performance isolate non bastano comunque a invertire la tendenza generale.

A differenza delle memecoin, colpite da dinamiche di mercato di breve termine, il calo degli NFT sembra inserirsi in una traiettoria più strutturale, segnata da un duraturo calo di interesse per questa tipologia di asset.

Sebbene la correzione attuale rifletta una forma di consolidamento del mercato, solleva interrogativi sulla sostenibilità di alcuni segmenti del Web3. La speculazione frenetica che ha spinto questi asset nel 2021–2022 sembra aver perso slancio. Alcuni analisti vedranno questa fase come una necessaria purificazione, altri come un ripudio più profondo.