Hasu, direttore strategico di Flashbots: il 90% dei progetti crypto non dovrebbe emettere token

Secondo ChainCatcher, Hasu, direttore strategico di Flashbots e consulente strategico di Lido, ha scritto: "La cosa peggiore non è che i detentori di token non si preoccupino del progetto, ma che coloro che pensano di sapere come gestire un'azienda e intervengono attivamente siano proprio i detentori di token. È frustrante vedere molti investitori costringere i team delle startup a effettuare buyback, promuovere meccanismi di incentivazione non verificati e proporre idee di governance che possono danneggiare il valore delle startup, causando così la distruzione di un'enorme quantità di valore.

Se oggi dovessi avviare un'attività nel settore crypto, non consiglierei mai di emettere un token prima di essere veramente pronti per la 'quotazione'. Bisogna trattare il token come un'IPO e, anche in quel caso, cercare di mantenere il pieno controllo dell'azienda da parte dei fondatori. Quasi tutti i fondatori oggi si pentono di aver lanciato un token, perché all'epoca sono stati trascinati dall'ondata di quello che sembrava 'capitale a basso costo', ma ora quel capitale a basso costo ha mostrato i suoi denti, rivoltandosi contro di loro.

Nell'industria crypto, gli svantaggi della 'pubblicizzazione' e della perdita di controllo sulle proprie finanze sono problemi gravemente sottovalutati e poco studiati. Il 90% dei progetti crypto non dovrebbe affatto emettere un token."