La leggenda di “The Big Short”, Michael Burry, ha lanciato un severo avvertimento mentre la Federal Reserve degli Stati Uniti si prepara ad acquistare 40 miliardi di dollari in Treasury bills entro 30 giorni. Sebbene la Fed insista che questa non sia una politica di quantitative easing (QE), Burry sostiene che questa mossa segnali una profonda tensione di liquidità nel sistema bancario, una situazione che potrebbe riversarsi sull’economia più ampia e sui mercati crypto.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha rivelato che questi acquisti fanno parte della “Gestione delle Riserve”, ma Burry non è convinto. La definisce una missione di salvataggio mascherata per un settore bancario ancora scosso dalla mini-crisi bancaria del 2023. Burry sottolinea che le riserve bancarie, che prima della crisi erano a 2,2 trilioni di dollari, ora superano i 3 trilioni, eppure le banche mostrano ancora segni di cedimento.
“Se il sistema bancario statunitense non può funzionare senza oltre 3 trilioni di dollari di supporto vitale, questa è fragilità, non forza,” ha avvertito Burry, aggiungendo che ogni crisi costringe la Fed ad espandere permanentemente il proprio bilancio.
L’analista crypto Lark Davis ha fatto eco alle preoccupazioni, ma si è concentrato su ciò che questo significa per il mercato crypto. Sostiene che gli acquisti di T-bill da parte della Fed iniettano liquidità direttamente nel sistema: “La stampante di denaro si sta scaldando.” Definisce questo l’inizio di un “QE furtivo”, suggerendo che i mercati potrebbero presto sentirne gli effetti positivi.
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Nel frattempo, Ash Crypto ha evidenziato una grande discrepanza:
Ha sottolineato un netto contrasto tra i mercati tradizionali e Bitcoin. Nonostante il FOMC abbia annunciato tre tagli dei tassi per il 2025, l’oro e l’argento abbiano raggiunto nuovi massimi storici, una corsa all’acquisto di Treasury-bill da 40 miliardi di dollari, un QE graduale e le azioni statunitensi siano a meno dell’1% dai loro massimi storici, Bitcoin rimane il 28% sotto il suo massimo storico. Con tutto il resto in rally, si chiede se questo divario indichi una manipolazione del mercato.
Bitcoin è sceso di oltre il 2%, toccando i 90.252 dollari prima della scadenza delle opzioni. Analisti come Ted Pillows avvertono che BTC potrebbe tornare a 85.000 dollari, notando il mancato recupero della resistenza tra 93.000 e 94.000 dollari. Il supporto si trova nella zona tra 88.000 e 89.000 dollari. Aggiungendo pressione, i miner stanno vendendo le proprie riserve: Marathon Digital ha venduto 275 BTC per un valore di 25,3 milioni di dollari, secondo Lookonchain.
Le vendite arrivano mentre la volatilità del mercato repo aumenta, con aspettative che la Fed possa aver bisogno di misure di liquidità ancora più aggressive per evitare una crisi di finanziamento di fine anno, uno scenario che Burry vede come ulteriore prova della debolezza sistemica.
